Viale Petrarca, 8, Livorno

Ereditare una casa, guida agli adempimenti

Ereditare una casa, guida agli adempimenti

Ereditare una casa, guida agli adempimenti

Quando si eredita un immobile ci sono vari adempimenti di cui occuparsi per diventare effettivamente intestatari della proprietà del bene.

Ecco tutto quello che c’è da fare e quali sono le imposte da versare quando si eredita una casa.

Accettazione dell'eredità

Quando una persona muore e lascia in eredità uno o più beni immobili, i suoi successori sono tenuti a trascrivere l’accettazione dell’eredità all’Ufficio dei registri immobiliari competente per territorio.

L'accettazione dell'eredità non può essere parziale, né legata a condizioni o termini, ed è irrevocabile.

Per legge deve avvenire entro 10 anni dalla data del decesso del testatore, tuttavia ogni persona che abbia un interesse ad abbreviare i tempi può chiedere al tribunale che venga fissato un termine più breve, entro il quale i chiamati all'eredità dovranno dichiarare se vogliono accettare o rinunciare alla stessa.

Inoltre i termini temporali cambiano se l’accettazione è con beneficio d'inventario, cioè quando si sceglie una modalità di accettazione che tiene distinti il patrimonio del defunto e quello che è già di proprietà dell'erede.

Ciò comporta che quest'ultimo non potrà essere tenuto a pagare eventuali debiti del defunto oltre quanto abbia ricevuto per effetto della successione, ma solo entro il limite del valore dei beni patrimoniali ereditati.

In questo caso l'inventario deve essere fatto entro 3 mesi dalla morte del testatore, e l'accettazione deve avvenire entro i 40 giorni successivi.

Come avviene l’accettazione dell'eredità?

L’accettazione dell’eredità può essere:

  • espressa: quando presso il notaio la persona interessata assume il titolo di erede o dichiara di accettare l'eredità mediante una dichiarazione scritta (questa è la forma obbligatoria quando si riceve l’eredità per testamento);

  • tacita: quando il chiamato all'eredità compie atti che presuppongono la sua volontà di accettare; ad esempio è il caso di chi si appropria della casa e va ad abitarci, o incassa i relativi canoni di locazione.

La dichiarazione di successione

Quando si ereditano beni immobili è obbligatorio effettuare la dichiarazione di successione per ufficializzare, ai fini fiscali, il passaggio dell’immobile all’erede, che ne diventa il nuovo proprietario, e a liquidare le imposte.

Infatti la dichiarazione di successione attesta il passaggio di proprietà e, dopo la sua valida presentazione, viene automaticamente effettuata la trascrizione nei pubblici registri immobiliari.

Bisogna occuparsi di questo importante adempimento entro 12 mesi dal decesso dell’ex proprietario, inserendo i dati online attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e il software dedicato. Qui bisogna indicare:

  • tutti i beni immobili, con i relativi identificativi catastali (foglio, particella, subalterno e rendita),
  • la quota di proprietà ricevuta in eredità.

La ricevuta trasmessa dall’Agenzia delle Entrate a procedura terminata vale come prova dell’avvenuta presentazione e questa attestazione deve essere prodotta alla banca, che solo allora sbloccherà il conto corrente del defunto in favore degli eredi.

La dichiarazione di successione consente di effettuare, in automatico, anche le volture catastali.

L’imposta di successione

L’imposta di successione, da versare con modello F24 o addebito in conto corrente entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione, si paga in base a due parametri:

  1. il valore dell’eredità,
  2. il grado di parentela.

Per esempio, per i coniugi o parenti in linea retta si calcola il 4%, da pagare solo se l’eredità supera un milione di euro.

Per fratelli e sorelle si arriva al 6% con franchigia fissata a 100.000 euro ciascuno, mentre altri parenti fino al quarto grado ereditano con l’8% di tasse da pagare (per qualsiasi importo e senza franchigia).

In più, trattandosi di beni immobili, ci sono da versare l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale in misura proporzionale, pari rispettivamente al 2% e all’1% del valore dell’immobile.

Tuttavia entrambe le imposte sono dovute nella misura fissa di 200 euro ciascuna in presenza dei requisiti per il Bonus prima casa (vuoi sapere di cosa si tratta? Seguici nelle prossime settimane, dedicheremo un articolo di approfondimento proprio a queste agevolazioni!).

Se hai bisogno di maggiori informazioni o stai cercando chi possa affiancarti nella tua operazione immobiliare, l’Agenzia Abitare Mediazioni Immobiliari è pronta ad aiutarti!

Per contattarci puoi cliccare qui, oppure telefonare direttamente al numero 348 8010335.

Ci trovi in Viale Petrarca 8 a Livorno.

A presto!

Cristina Biasci

 

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